12 Giugno 2025 - Eventi per Soci e Cittadinanza, Formazione
Data / Ora
Date(s) - 12 Giu
21:00 - 23:00
Categorie
Incontro con l’autore: Gabriele Caproni
Data: 12 Giugno 2025
Posizione geografica: Sede CAI Piazza Simonetti, 1 - Pescia
Cartografia: Valdinievole Occidentale e Valleriana 1:25000 - (nuovissima edizione, curata dalla Sezione di Pescia)
Direttori di escursione: Commissione Cultura - Incontro con l'autore: Gabriele Caproni
Inquadramento:
Descrizione: I tesori del Monte Battifolle
Lungo il crinale che circonda la Valleriana, dal Monte Bastia al Monte Granaio, scendendo sul Monte Battifolle e proseguendo verso il paese di Boveglio, si celano tesori.
Non oro o argento, ma bunker tedeschi, costruiti dall’Organizzazione TODT, che, a differenza di molte altre fortificazioni sparse sul territorio, conservano ancora sezioni e intelaiature in legno, rimaste intatte per oltre 80 anni.
Alla sommità dei crinali della Valleriana, si sviluppava la Linea Gotica, l’ultimo sbarramento tedesco in Italia prima della fertile Pianura Padana. La strategia difensiva tedesca prevedeva la costruzione di potenti zone di blocco sulle strade che risalivano e attraversavano gli Appennini, essendo le vie privilegiati da utilizzare da un esercito fortemente organizzato e meccanizzato come quello Alleato per risalire verso il Nord. Esempio di questo le fortificazioni di Borgo a Mozzano, del Passo della Collina, del Passo della Futa. Tuttavia, oltre alle grandi arterie, era essenziale presidiare montagne, mulattiere e sentieri, per impedire aggiramenti e infiltrazioni alle spalle delle fortificazioni principali rendendole completamente inutili.
In Valleriana esistevano due vie di collegamento con le retrovie, la strada che da Croce a Veglia portava alla SS12 del Brennero passando per Lucchio, e quella che scendeva verso Casabasciana, che trovandosi a tergo della grande barriera difensiva di Borgo a Mozzano dovevano essere necessariamente presidiate. Da questa semplice constatazione trova sicuramente motivo la rilevante linea difensiva che percorre tutto i crinali della valle.
Le difese della Linea Gotica, nei pendii dell’Appennino rivolti a sud, si basavano principalmente su bunker interrati, adattati alle caratteristiche del terreno. Questi bunker formavano un sistema di difesa organico in cui le varie postazioni potevano coordinare un fuoco di copertura reciproco. L’arma principale della Linea Gotica era la mitragliatrice MG42 che con la sua elevata cadenza di tiro permetteva un micidiale controllo del territorio circostante. Diverse zone vennero altresì minate e protette con cortine di filo spinato.
Le fortificazioni venivano scavate nel suolo e rinforzate con travi di legno, spesso carbonizzate in superficie per rallentarne la marcescenza e aumentarne la resistenza nel tempo. Una volta completata la struttura interna, tutto veniva ricoperto con terra e sassi, sia per protezione dagli attacchi aerei, sia per aumentare la resistenza alle esplosioni.
La grande disponibilità di legname in loco a fronte della penosa disponibilità di materiali più pregiati quali cemento e ferro, la flessibilità nella costruzione e, nel contempo la necessità di creare ampie aree di tiro scoperte di fronte ai bunker stessi, incentivarono probabilmente la scelta costruttiva di queste tipologie di costruzioni rispetto ad altre.
Quando i tedeschi si ritirarono, i civili recuperarono tutto ciò che poteva essere utile, comprese le travi di legno, impiegate nella ricostruzione delle abitazioni o utilizzate per produrre carbone, un bene fondamentale per il sostentamento della popolazione nel dopoguerra.
Il riutilizzo dei materiali fece sì che molte postazioni scomparissero quasi del tutto, e oggi ritrovare bunker con strutture in legno ancora esistenti è estremamente raro. Per questo motivo i diversi bunker che si trovano intorno al monte Battifolle sono un tesoro, e ognuna di queste scoperte permette di ricostruire le tecniche costruttive tedesche, fornendo preziose informazioni per la ricerca storica e archeologica.
Delle fortificazioni tedesche nelle Province di Pistoia e Prato e di questi temi si parlerà il 12 giugno alle 21:00, presso la sede del CAI di Pescia, in Piazza Simonetti 1, con Gabriele Caproni, che presenterà il libro fotografico “La Linea Gotica tra Pistoia e Prato”, edito da Maria Pacini Fazzi di Lucca.
L’incontro sarà arricchito dalla proiezione di fotografie, tratte dal libro e da altre ricerche inedite, offrendo uno sguardo dettagliato sulle fortificazioni ancora esistenti e sulle scoperte più recenti.
Il volume fa parte di un ampio progetto avviato nel 2016, volto a ricercare, classificare, mappare e documentare fotograficamente le tracce ancora esistenti sul terreno della Linea Gotica. Nel 2021 è stato pubblicato il volume “La Linea Gotica nella Valle del Serchio”, e il programma prevede otto volumi, suddivisi per settori geografici e storici, per raccontare l’intero sistema difensivo della Linea Gotica.
Negli ultimi anni, Caproni ha esplorato passo dopo passo i crinali della Linea Gotica, riuscendo a ricostruire senza soluzione di continuità il tracciato da Carrara al Passo della Futa, oltre a condurre ricerche a macchia di leopardo in altre zone della fascia fortificata che si estende fino a Pesaro. Con oltre 370 trekking esplorativi, ha mappato più di 6500 postazioni, dalle fortificazioni più imponenti fino alle più semplici buche di rifugio per i soldati.
Oltre alla fotografia, ha realizzato modelli in scala 1/35, per ricostruire visivamente le postazioni ritrovate, con scopo didattico e divulgativo. Questi modelli aiutano a comprendere la struttura originale dei bunker e delle difese campali, mostrando come apparivano all’epoca.
Durante la serata, sarà possibile osservare alcuni di questi modelli, tra cui un Dogout, piccolo rifugio tedesco rinvenuto in Valleriana, approfondendo le fortificazioni illustrate nel libro.
I bunker della Valleriana, ancora presenti nonostante il passare del tempo, rappresentano una testimonianza diretta della guerra, offrendo una finestra sulla storia della Linea Gotica. Ogni esplorazione, ogni traccia scoperta sul terreno, contribuisce a ricostruire con precisione la disposizione delle difese e a preservarne la memoria per le generazioni future.
L’evento del 12 giugno sarà un’occasione imperdibile per approfondire questo argomento, con un confronto diretto tra documentazione, fotografia e modelli in scala.
Incontro con l’autore: Gabriele Caproni
Data / Ora
Date(s) - 12 Giu
21:00 - 23:00
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Incontro con l’autore: Gabriele Caproni