23 Marzo 2024 -

In Valleriana – Dalla Pieve alla Pieve – Con il FAI

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Data / Ora
Date(s) - 23 Mar - 24 Mar
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Locandina – Dalla Pieve alla Pieve – Nei luoghi del FAI

 

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Data: 23 Marzo 2024

Data fine: 23 Marzo 2024

Ritrovo: Pescia - Stazione FS ore 8:00

Partenza ore: 08:15

Posizione geografica: Valleriana

Difficoltà: E

Durata cammino: 3 ore escluse le soste (è prevista la visita ai luoghi FAI)

Lunghezza: km 7

Dislivello in salita: 300 m circa

Dislivello in discesa: 200 m circa

Itinerari: Sentiero n. 252B e Sentiero n. 263

Altezza massima: San Quirico (568 mslm)

Altezza minima: Ponte di San Quirico inizio sentiero n. 263 (242 mslm)

Cartografia: Multigraphic n 22 Valle del Pescia scala 1:25.000

Direttori di escursione: Fucci Gianfranco - Alessandro Birindelli

Rifornimento idrico: Possibile all’interno dei paesi

Pranzo: Al sacco

Inquadramento:

Nel dicembre 2022, durante una molto partecipata serata organizzata dalla Sezione CAI di Pescia e tenuta dal Dr Alessandro Birindelli agli Alberghi di Pescia, nella Sala della Banca di Pescia e Cascina, abbiamo pensato a come poter dare maggiore visibilità e far conoscere meglio il territorio della Valleriana e le sue chiese, in gran parte inaccessibili salvo le poche nelle quali ancora si svolgono funzioni religiose.

Ci vennero in mente le Giornate FAI (Fondo Ambiente Italiano) ma il progetto sembrava difficile da realizzare, quasi un sogno. Cominciammo a lavorarci interpellando Silvia Francalanci, la referente FAI per la Valdinievole, subito entusiasta, che si è data da fare con i referenti regionali affinché accogliessero la nostra richiesta, come poi è avvenuto.

Poi con don Valerio Mugnaini, segretario dell’allora Vescovo Monsignor Roberto Filippini, per mezzo dei quali consultammo gli Uffici Diocesani di Pescia e di Lucca fino all’ottenimento dei necessari permessi.

Rimanevano da coinvolgere le associazioni paesane che, dapprima incredule, aderirono con entusiasmo. I bravi Alberto e Paola di Aramo si dettero molto da fare per risistemare l’organo, per inciso il più antico della Valleriana. Poi Angela, Roberto e Giovanni per San Quirico e Roberto per Castelvecchio. Si sono subito tutti attivati coinvolgendo altri volontari per garantire la logistica nei luoghi che sarebbero stati oggetto delle Giornate FAI di Primavera 2024 e l’accoglienza alle persone che nelle giornate del 23 e del 24 marzo affluiranno per visitare i luoghi scelti.

Si trattava quindi di passare alla fase operativa e forti anche del supporto dell’Amministrazione Comunale, ci muovemmo per coinvolgere la Scuola, in particolare l’Istituto Sismondi – Pacinotti – Ferrari – Berlinghieri, con il quale il CAI collabora da anni su iniziative per la conoscenza del territorio e per la sentieristica. La Dirigente Oria Mechelli e le professoresse Erica Birindelli e Patrizia Mariani si mostrarono subito molto interessate e disponibili, attivandosi subito e lavorando approfonditamente, per mesi, alla preparazione dei ragazzi affinché potessero svolgere al meglio il ruolo di “Apprendisti Ciceroni” e far sì che la manifestazione potesse trasformarsi per loro in una bellissima esperienza, ricca di contenuti.

Ulteriore elemento qualificante nella costruzione dell’iniziativa è stata la collaborazione dell’Istituto Storico Lucchese grazie alla quale Alessio di Bene, profondo conoscitore della storia della Valleriana, ha fornito supporto alle insegnanti del Liceo Berlinghieri nella preparazione degli “Apprendisti Ciceroni”.

È stato poi necessario produrre una documentazione fotografica e video di qualità da fornire al FAI a supporto della fase di promozione. E per questo dobbiamo ringraziare la disponibilità di Claudio Minghi, Alessandro Sansoni e Luigi Paoletti.

Purtroppo un lutto ha colpito la comunità di Aramo per cui è stato deciso di rimandare ad altro momento l’iniziativa in quel paese. Un ulteriore rammarico è stato non aver potuto coinvolgere gli altri borghi della Valleriana perché avrebbe richiesto forze assai maggiori. Ma siamo certi di poterlo fare in seguito.

Siamo quindi giunti ai giorni fatidici

È passato ormai più di un anno dall’idea e tutti/tutte hanno lavorato duramente per la riuscita dell’evento e penso che non si possa che essere soddisfatti per il lavoro svolto.

Questo vuole essere un omaggio alla Valleriana che certamente si mostrerà in tutto il proprio splendore.

Descrizione: Partiremo dal parcheggio antistante la Pieve di Castelvecchio, seguendo la mulattiera che fiancheggia la Pieve, in vista dell’ampio panorama della parte nord della Valleriana verso i paesi di Stiappa e Pontito, si scende al paese di Castelvecchio arroccato su uno sperone di roccia a balcone sulla valle in ottima posizione temperata. Nel paese sarà possibile partecipare alla visita dell’Oratorio del SS Rosario con begli affreschi risalenti al XVII secolo, accompagnati da Guide FAI.
Al termine si riparte e attraverso la porta orientale, lungo il Sentiero n 252B, in circa 30 minuti, si giunge infine in località Ponte di Castelvecchio
Da qui, seguiremo la strada asfaltata che fiancheggia le aree sabbiose, golenali, che costeggiano il torrente dove vengono prodotti i Fagioli di Sorana, fino raggiungere in circa 15 minuti località Ponte di San Quirico, in prossimità di un vecchio mulino (Mulino Monti) ormai in disuso. Il mulino ha funzionato fino agli anni ’70 del secolo scorso, è però ancora ben evidente la struttura classica a tre palmenti con la gora di servizio che alimentava il bottaccio e questo le trombe ed i ritrecini.
Attraversato il ponte si inizia a salire lungo la mulattiera, attualmente individuata dal Sentiero n. 263, che con fondo completamente selciato e andamento sinuoso si inerpica lungo il margine orografico destro del rio Torbola lungo le pendici di Colle Pinci.  L’andamento della mulattiera,  caratteristico della viabilità pedonale dei secoli scorsi, alterna tratti di maggior pendenza con tratti con pendenza più dolce in modo da favorire la distribuzione della fatica.
La mulattiera, dopo un tratto iniziale in bosco, attraversa terreni terrazzati coltivati a olivi con una ricca vegetazione erbacea che ben si presta ad una lettura etnobotanica e lambisce i confini di poderi ad oliveto e case che per lungo tempo abbandonate adesso sono in via di recupero grazie alla loro ottima posizione ed esposizione.
In circa un’ora di agevole cammino, si giunge a San Quirico, frazione del comune di Pescia e una delle dieci “castella” della Valleriana. Collocato a balcone sul versante orientale del Monte Battifolle, è un paese che offre la vista di tutta la vallata. Arrivando al paese apprezza la storica cerchia muraria che ne cinge la parte meridionale in tutta la sua imponenza.
Una breve visita del paese permette di apprezzare il caratteristico assetto urbano, con l’intrigo di vicoli che forniscono riparo e mitigano gli effetti della temperatura sia estiva che invernale.
Nel paese sarà possibile partecipare alla visita della Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta e del cosiddetto Orto del Prete, sui bastioni della vecchia cinta muraria, accompagnati dalle guide FAI e dai volontari del paese.
Si sale poi nella parte alta del borgo dalla quale parte in direzione nord una via vicinale che attraversa una bella selva di castagni e si costeggia un piccolo rio lungo il quale si apprezza l’impianto dell’acquedotto che rifornisce il vicino paese di Castelvecchio. Si giunge così sulla strada provinciale in prossimità di una costruzione che in epoca granducale era sede di Dogana. Attraversata la provinciale, lungo una stretta via vicinale si scende alla Pieve di Castelvecchio del Santi Ansano e Tommaso.
Pure qui sarà possibile partecipare alla visita accompagnati dalle Guide FAI e da “Aspiranti Ciceroni” dell’Istituto Sismondi – Liceo Berlinghieri di Pescia.
Giornate FAI di Primavera 2024 in Valleriana

Direttori di escursione: Gianfranco Fucci 347 7997054

Note: I Direttori di escursione si riservano di escludere dall’attività, a loro insindacabile giudizio, anche all’ultimo momento, chiunque si presentasse con una dotazione tecnica inadeguata e di integrare, modificare il tragitto dell’escursione, fino al suo annullamento a loro insindacabile giudizio anche in relazione alle condizioni meteorologiche ed alle condizioni psicofisiche del gruppo.

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