2 Aprile 2023 - ,

Da Lerici a Montemarcello

Mappa non disponibile

Data / Ora
Date(s) - 02 Apr
7:15 - 20:00

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Data: 2 Aprile 2023

Ritrovo: Chiesina Uzzanese nel Parcheggio dietro al Cimitero alle ore 7:15

Partenza ore: 07:30

Posizione geografica: Golfo della Spezia

Difficoltà: E

Durata cammino: ore 7,00 circa escluso soste

Dislivello in salita: 900 m

Dislivello in discesa: 900 m

Itinerari: sentieri 411 433 444 e 463

Altezza massima: Montemarcello 270 m

Altezza minima: Lerici 10 m

Cartografia: Multigraphic – Cinque terre, Golfo della Spezia, Montemarcello - scala 1/25.000

Direttori di escursione: A. Puccini - M. Bonelli

Rifornimento idrico: Alcuni locali pubblici sul percorso

Pranzo: Al sacco

Inquadramento:

Il percorso che affronteremo attraverserà gran parte del promontorio del Caprione che rappresenta il promontorio più a sud di tutti i promontori liguri. Il promontorio del Carpione da un lato si affaccia sul Golfo di La Spezia, mentre dall’altro sovrasta la pianura del Fiume Magra e la piccola insenatura di Bocca di Magra. Il toponimo sembrerebbe avere origine dall’unione dei termini “cao”, cioè capo, e “pria”, che significa “pietra”. Il promontorio è costituito da una dorsale collinare dalla quale si ergono numerose piccole cime con la vetta pianeggiante, almeno nella maggior parte dei casi, oltre alle varie cime si incontrano anche piccoli paesi molto caratteristici. Le cime principali sono quelle del Monte Branzi (363 m), sulla cui cima molto arrotondata si trovano i resti di antiche fortificazioni, il Monte Castellazzo (352 m) il Monte Campazzo (372 m), il Monte Rocchetta (400 m); che sarebbe la vetta più alta del promontorio, purtroppo non è raggiungibile per la presenza di installazioni militari, continuando si trovano il Monte Bandita (383) m, il Monte Gruzza (385 m), il Monte Borela (371 m) ed il Monte Garana (359 m). Il paese di Zanego è posto su di una sella che interrompe l’andamento del crinale. Sul promontorio troviamo anche l’interessante orto botanico di Montemarcello che è posizionato sulla placida vetta del Monte Murlo (360 m); l’orto è diviso in varie sezioni che ospitano la flora presente sul Promontorio del Caprione. Il promontorio termina con alcune piccole gobbe; su una di queste si trova il paese di Montemarcello, vero e proprio centro di quest’area e dell’omonimo parco naturale.  Il promontorio in gran parte è di tipo calcareo ed osservando bene il territorio si possono individuare le tipiche caratteristiche del paesaggio carsico, proprio per questo motivo sono presenti numerose grotte, di cui la maggior parte ha morfologia a pozzo; alcune di queste fungono da risorgenti carsiche. I paesi più interessanti da vistare sono Lerici, Ameglia e Montemarcello, ma forse il più interessante e caratteristico è Tellaro. Il promontorio è attraversato da una fittissima rete di percorsi segnalati, che possono essere collegati in decine di modi diversi. I sentieri ufficiali permettono di raggiungere molti dei luoghi più suggestivi, come ad esempio il capo di Punta Bianca o la spiaggia di Punta Corvo. Lungo il percorso possiamo incontrare i paesi abbandonati di:

BARBAZZANO: Sulle alture di Fiascherino sorgono i resti di Barbazzano, borgo di origine antichissima. Il sito svela la conformazione di borgo murato, con resti delle case e di una porzione del campanile. Ancora oggi aleggia intorno al borgo un’atmosfera suggestiva e misteriosa alimentata da numerose leggende. La più nota vuole che sopra una delle porte di accesso al paese vi fosse un grifo che si avventò con violenza sul feroce condottiero che con i suoi soldati aveva preso d’assedio il paese.

PORTESONE: Antichissimo insediamento, Portesone, sorge sulle alture sopra Tellaro. Villaggio agricolo pastorale caratterizzato da case in pietra su due piani, quelli inferiori adibiti a stalla, mentre le abitazioni erano al primo piano, raggiungibili da scale di legno mobili. Queste caratteristiche case torri erano necessarie a causa delle frequenti incursioni piratesche. Il villaggio venne abbandonato nel XVI secolo per un’epidemia di peste. Gli abitanti superstiti, assieme a quelli del vicino insediamento di Barbazzano, si rifugiarono nella zona costiera dando origine al Borgo di Tellaro.

Descrizione: Descrizione dell’itinerario in auto fino a Lerici: Dal parcheggio di Chiesina Uzzanese imbocchiamo l’autostrada Firenze Mare (A11) in direzione Viareggio. Giunti a Viareggio proseguiamo sull’autostrada Livorno Genova (A12) in direzione Genova. Usciamo al casello di Sarzana e seguiamo le indicazioni per Sarzana, giunti alla prima rotonda, la percorriamo fino alla terza uscita e andiamo in direzione Lerici. Proseguiamo lungo la strada fino ad arrivare ad Arcola, dove dopo aver svoltato a destra seguiamo la strada provinciale, ignoriamo l’uscita per il centro di Lerici e proseguiamo fino ad una galleria, subito dopo averla superata sulla destra troviamo le indicazioni per il parcheggio. Svoltiamo e raggiungiamo il parcheggio a pagamento €. 10,00 l’intera giornata.
Descrizione itinerario dell’escursione:
Lasciata l’auto nel parcheggio Vallata nei pressi di Lerici, scendiamo verso il mare e raggiungiamo via Biaggini, ora svoltiamo a sinistra e seguiamo il lungomare fino a Piazza Garibaldi a Lerici. Da piazza Garibaldi a imbocchiamo la scalinata di via Revelino, dopo poco svoltiamo a sinistra e seguiamo le indicazioni per Maralunga giunti in via Carpanini la seguiamo fino alla strada provinciale per Tellaro, ora imbocchiamo la scalinata (sentiero 463) che ci porterà fino al paese di “La Serra” dove possiamo gustare un bellissimo panorama sul Golfo. Seguiamo per un breve tratto la strada Provinciale n° 28, giunti ad un bivio sulla destra scendiamo prima a destra e dopo poco a sinistra sulla sinistra iniziamo il sentiero che tra ulivi e boschi ci permette di raggiungere le prime abitazioni di Barbazzano, abitato sino al XVI secolo e ora in rovina, si svolta a destra seguendo le indicazioni per Fiascherino, poco dopo svoltiamo a sinistra e passando tra gli ulivi, si scende a Tellaro il caratteristico paese che si affaccia sulla cala di Maralunga. Passando per il bel centro storico rigorosamente “ligure” raggiungiamo la ripida scalinata in pietra del “Piastron”, che saliamo fino ad un punto panoramico sulla scogliera, da qui lasciamo la scalinata per seguire il sentiero che sulla destra segue per lungo tempo l’andamento della costa questa zona molto boscosa che comunque regala panorami bellissimi sul Golfo. Giunti alla fine dell’ennesima salita troviamo un bivio e svoltando a destra ci permette di raggiungere Punta Corvo e Montemarcello, (da qui mancano ancora 4 km). Oppure svoltando a sinistra si raggiunge il paese di Zanego. Svoltiamo a destra e continuiamo a seguire il sentiero che con continui Sali scendi ci permette di raggiungere il Paese di Montemarcello. Dal paese seguiamo le indicazioni per “La Serra” lungo la strada Provinciale che lasceremo poco dopo nei pressi di un attraversamento pedonale. Da qui imbocchiamo una strada con le indicazioni del sentiero 433 (che conduce a Lerici), attraversiamo nuovamente la strada Provinciale e continuiamo lungo il sentiero 433, giunti nuovamente sulla strada provinciale la seguiamo brevemente per poi svoltare a destra e riprendere il sentiero 433. Continuiamo lungo il percorso con continui saliscendi fino alla località “Le Figarole”. Continuiamo il nostro percorso seguendo il sentiero 433 che con continui saliscendi ci conduce prima a Zanego e poi al paese abbandonato di Portesone.
Da Portesone raggiungiamo nuovamente Barbazzano. Da qui seguiremo il sentiero percorso all’andata fino al bivio per la Serra. Stavolta evitiamo di salire fino in paese e svoltiamo a sinistra proseguendo lungo il sentiero che con continui saliscendi ci porterà nuovamente alla strada provinciale per Tellaro. La seguiamo fino a via Carpanini, che stavolta evitiamo, ed imbocchiamo sulla sinistra la scalinata che ci porterà nuovamente in piazza Garibaldi. Da piazza Garibaldi percorreremo nuovamente il lungomare e torneremo al parcheggio delle auto.

Dotazione tecnica Obbligatoria: Scarponi da montagna con suola ben scolpita, pantaloni lunghi, cappello e scorta d'acqua.
I partecipanti dovranno godere di buone condizioni psico-fisiche in relazione all’impegno richiesto dall’escursione.

Per quanto non espresso si fa riferimento al Regolamento Escursionistico ed al Regolamento Noleggio attrezzatura della Sezione, consultabile sul sito www.caipescia.it/

Iscrizione: All’escursione potranno partecipare anche i non soci che dovranno preventivamente presentarsi in sede (Giovedì ore 21,00-22,30), concordare con i Direttori di Gita i dettagli dell’attività e attivare l’assicurazione rilasciando i propri dati, e versando la quota assicurativa di €. 10,00.
L’iscrizione è obbligatoria sia per i soci che per i non soci.
A tutti i partecipanti (compreso direttori di Gita) è richiesto un contributo di €. 1,00.

Direttori di escursione: Alessandro Puccini 3384299933, Maya Bonelli 3388336260

Protocollo COVID 19: L’escursione avverrà nel rispetto del Protocollo dell’Attività Escursionistica emanato dal Club Alpino Italiano pertanto la partecipazione sarà soggetta al rispetto delle norme in materia di prevenzione da COVID 19 vigenti al momento dell’attività

Note: I Direttori di escursione si riservano di escludere dall’attività, a loro insindacabile giudizio, anche all’ultimo momento, chiunque si presentasse con una dotazione tecnica inadeguata e di integrare, modificare il tragitto dell’escursione, fino al suo annullamento a loro insindacabile giudizio anche in relazione alle condizioni meteorologiche ed alle condizioni psicofisiche del gruppo.

Mappa non disponibile

Data / Ora
Date(s) - 02 Apr
7:15 - 20:00

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