Andare in montagna in sicurezza e in modo rispettoso:
“IN MONTAGNA SIAMO SOLO DEGLI OSPITI”
Ecco alcuni consigli fondamentali:
- Scegli itinerari in funzione delle tue capacità fisiche e tecniche;
- Informati preventivamente e attentamente sul percorso studiandolo bene;
- Munisciti di cartografia della zona; puoi utilizzare anche App escursionistiche considerando però che alcune zone non sono ben raggiunte dai segnali di rete telefonica;
- La App di elezione consigliata da CAI e Soccorso Alpino è Georesq, dall’anno scorso gratuita per tutti i frequentatori della montagna e prodotta sia per IOS che per Android.
- Provvedi ad un abbigliamento opportuno e soprattutto ad una calzatura adeguata con suola scolpita.
- Vai in montagna in compagnia e mai da sola/o preparandoti adeguatamente;
- Lascia sempre detto a qualcuno l’itinerario previsto anche se sei in compagnia.
- Se ti sei persa/o, torna sempre indietro fino a ritrovare l’ultimo segno bianco – rosso che hai visto.
- Tieni sempre conto delle condizioni meteorologiche e prima di partire leggi i bollettini meteo con attenzione.
- Parti sempre con viveri e soprattutto con acqua sufficiente per un percorso più lungo di quello previsto.
- Riporta sempre a valle tutti i rifiuti.
- Nel caso devi attraversare di zone coltivate, rispetta sempre le colture e le possibili lavorazioni in corso seguendo i sentieri indicati.
- Se lungo il sentiero incontri un cancello, aprilo e soprattutto richiudilo.
- Nel caso di dover seguire una strada frequentata da auto, procedi in fila indiana senza ingombrare la carreggiata.
- Rinuncia in caso di dubbio. Meglio un’escursione mancata che finita male
- Programma sempre il rientro con alcune ore di luce a disposizione.
- Se incontri un gregge al pascolo, sono presenti in genere cani da guardiania. Comportati con attenzione. Leggi sotto alcuni consigli
Comportamenti consigliati quando si incontrano cani da guardiania o da protezione e in genere i grandi carnivori come Lupi, Orsi o Lince
Gli Escursionisti quando, nei loro percorsi, raggiungono o si avvicinano a pascoli ove sono presenti Cani da guardiania o da protezione, adottano comportamenti di prudenza e di rispetto per le attività che il Pastore svolge aiutato dai Cani.
– Non attraversate le greggi; in questo modo si spaventano gli animali e si possono allertare i Cani da protezione i quali, individuandovi come un pericolo, reagiranno abbaiando e venendovi incontro.
– Non gridate e fate movimenti bruschi con bastoni ne lanciate sassi verso il bestiame o verso il Cane.
– Se il Cane si avvicina STATE FERMI e non guardatelo fisso negli occhi ; questo comportamento potrebbe essere interpretato come una sfida.
– Indietreggiate lentamente, senza mai voltarvi, fino al momento in cui il Cane cesserà di abbaiare (non vi riterrà più un pericolo). – Dopo di che riprendete a camminare tranquillamente aggirando il gregge.
– Se siete in bicicletta NON attraversate mai un gregge o un pascolo; scendete e lentamente a piedi aggirate il gregge o il pascolo presidiato, potrete poi risalire tranquillamente in bicicletta e proseguire la vostra escursione.
– E’ sconsigliato portare con se Cani da compagnia se l’escursione programmata può interessare territori ove siano presenti greggi al pascolo presidiati da Cani da guardiania; nel caso in cui vi trovaste comunque in questa situazione tenete il vostro Cane al guinzaglio e non prendetelo in braccio.
– Allontanatevi dal gregge e dal pascolo compiendo un largo giro attorno ad esso.
Gli escursionisti responsabili, sono parte della montagna e sostengono le attività degli allevatori rispettando le greggi e i cani che le proteggono, adottando sempre comportamenti ragionati e non impulsivi.
Con il ritorno del lupo il cambiamento non è a senso unico solo per pastori ed allevatori.
Da: CAI Comitato Scientifico Centrale
Cani da guardiania e buone norme di comportamento
Norme di comportamento responsabili per escursionisti in caso di incontro con grandi carnivori:
“IN MONTAGNA SIAMO SOLO DEGLI OSPITI”
I rischi si riducono con l’organizzazione
Alcuni ulteriori consigli
- Controllare la copertura telefonica.
- Avere con se un piccolo kit di pronto soccorso e conoscere le norme elementari di primo soccorso.
- Verificare la presenza di un soccorso organizzato e le modalità di chiamata (in particolare all’estero)
- Preparare possibili itinerari alternativi utili in caso di imprevisti.
Progetto Sicuri in Montagna – Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
Le difficoltà dei sentieri
T Turistico
Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere a quote non elevate, in genere sotto i 2000 m
Sono percorsi ben evidenti e segnalati, che non presentano particolari problemi di orientamento.
E Escursionistici
Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni.
Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate.
Possono avere elementari passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi ripidi non faticosi né impegnativi.
Richiedono un certo senso di orientamento, come pure un’esperienza e conoscenza del territorio montano, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguato.
EE escursionisti esperti
Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari.
Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti).
Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.).
Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati).
Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione).
Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguata.
EEA = per Escursionisti Esperti con Attrezzatura
Percorsi attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario/obbligatorio l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (kit imbragatura, dissipatore, moschettoni, cordini) e di equipaggiamento di protezione personale (casco, guanti).
Calcolare il tempo medio di percorrenza di un percorso
In alcune situazioni sui cartelli dei sentieri è indicata solo la distanza. Per stimare il tempo di percorrenza, si può far riferimento alla norma DIN 33466 con questa semplice base di calcolo. Si considerano la differenza di altezza e la distanza orizzontale dapprima considerate separatamente e il rispettivo tempo richiesto viene calcolato separatamente. Diverse velocità sono assunte secondo la norma DIN:
4 chilometri in orizzontale all’ora
300 metri verticali in salita all’ora
500 metri di discesa all’ora
Peraltro, il tempo richiesto per l’orizzontale e verticale non deve semplicemente essere sommato. Invece, il tempo di percorrenza si calcola utilizzando la seguente formula: Valore più grande + (Valore piccolo / 2).
Tempo di percorrenza = Max (tempo richiesto per distanza orizzontale, tempo richiesto per altitudine) + Min (tempo richiesto per distanza orizzontale, tempo richiesto per altitudine) / 2
Da https://www.wanderndeluxe.de/it/wanderzeit-berechnen-strecke-hoehenmeter/
Naturalmente queste sono solo indicazioni medie. Ciascuno ha i suoi tempi che deve conoscere per pianificare con correttezza il proprio itinerario.